Nel diritto sindacale il concetto di bilateralità contempla quelle molteplici e diversificate metodologie e tipologie di rapporti e di accordi in cui viene legittimata l’opportunità che le parti sociali operino in maniera congiunta su una determinata materia.
Elemento centrale e indispensabile per l’effettivo esercizio della bilateralità è certamente il dialogo tra le parti sociali nel quadro di una serie di regole condivise e definite. In base a tale principio viene stabilito come, nell’ambito delle funzioni e delle iniziative di matrice bilaterale, l’apporto e la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti debba essere paritario e condiviso. La varietà multiforme di questi organismi è direttamente proporzionale alla eterogeneità e complessità dei compiti e delle funzioni che devono assolvere e la scelta della forma e della struttura organizzativa rappresenta uno degli indici principali del livello di bilateralità raggiunto.
Conflavoro Pmi, attraverso una collaborazione diretta con l’Ente Bilaterale Autonomo Settore Privato – EBiASP, si propone quindi come una principale linea di intervento finalizzata a contribuire alla gestione e alla regolamentazione delle relazioni industriali, puntando a favorire un approccio più collaborativo e partecipativo in tutte quelle materie e ambiti per i quali risulta praticabile e proficuo per entrambe le sfere d’interesse contrapposte cooperare e decidere in modo paritario.
EBiASP realizza il completamento del processo decisionale con la formulazione di decisioni congiunte che si concretizzano in iniziative e attività che incidono direttamente sulle tematiche condivise dalle parti, avvalendosi di esperti e di professionisti o specialisti in tutte le fasi di programmazione e attuazione ove ciò sia necessario.
L’attività di EBiASP permette di promuovere, progettare e coordinare tutte le attività di ricerca, informazione e scambio formativo attivate dal FSE, dalla CEE e dagli altri organismi internazionali. permette altresì di curare e coordinare i rapporti con gli organi dello Stato, delle Regioni, della Pubblica Amministrazione nel suo insieme e, in definitiva, con gli organi nazionali e comunitari attivi nel settore della formazione professionale. Inoltre è possibile coordinare, progettare e svolgere attività formative per tecnici qualificati nel settore delle diverse tecnologie applicate all’ambiente. Tra questi, corsi di qualificazione, perfezionamento, specializzazione, promozione, aggiornamento tecnico, corsi di istruzione complementare previsti dalla legge per la disciplina dell’apprendistato e adeguamenti formativi a norma di legge.